Canto V. Pia Dei Tolomei (Remastered 2024)歌词由Joseph B&Alex JB Martin&Kronos&Laura Millocca&Gianluca Cellai演唱,出自专辑《Dante in Musica, (Trilogia in Classical, La Divina Commedia, Inferno, Purgatorio, Paradiso)》,下面是《Canto V. Pia Dei Tolomei (Remastered 2024)》完整版歌词!
Canto V. Pia Dei Tolomei (Remastered 2024)歌词完整版
E ‘ntanto per la costa di traverso
venivan genti innanzi a noi un poco,
cantando ‘Miserere’ a verso a verso. 24
Quando s’accorser ch’i’ non dava loco
per lo mio corpo al trapassar d’i raggi,
mutar lor canto in un «oh!» lungo e roco; 27
e due di loro, in forma di messaggi,
corsero incontr’a noi e dimandarne:
«Di vostra condizion fatene saggi» 30
E ‘l mio maestro: «Voi potete andarne
e ritrarre a color che vi mandaro
che ‘l corpo di costui è vera carne 33
Poi disse un altro: «Deh, se quel disio
si compia che ti tragge a l’alto monte,
con buona pietate aiuta il mio! 87
Io fui di Montefeltro, io son Bonconte;
Giovanna o altri non ha di me cura;
per ch’io vo tra costor con bassa fronte».90
Io dirò vero e tu ‘l ridì tra’ vivi:
l’angel di Dio mi prese, e quel d’inferno
gridava: "O tu del ciel, perché mi privi?105
Tu te ne porti di costui l'etterno
per una lagrimetta che 'l mi toglie;
ma io farò de l'altro altro governo!". 108
Ben sai come ne l'aere si raccoglie
quell'umido vapor che in acqua riede,
tosto che sale dove 'l freddo il coglie. 111
Giunse quel mal voler che pur mal chiede
con lo 'ntelletto, e mosse il fummo e 'l vento
per la virtù che sua natura diede. 114
Indi la valle, come 'l dì fu spento,
da Pratomagno al gran giogo coperse
di nebbia; e 'l ciel di sopra fece intento, 117
sì che 'l pregno aere in acqua si converse;
la pioggia cadde, e a' fossati venne
di lei ciò che la terra non sofferse; 120
e come ai rivi grandi si convenne,
ver' lo fiume real tanto veloce
si ruinò, che nulla la ritenne. 123
Lo corpo mio gelato in su la foce
trovò l'Archian rubesto; e quel sospinse
ne l'Arno, e sciolse al mio petto la croce 126
ch'i' fe' di me quando 'l dolor mi vinse;
voltòmmi per le ripe e per lo fondo,
poi di sua preda mi coperse e cinse». 129
«Deh, quando tu sarai tornato al mondo
e riposato de la lunga via»,
seguitò 'l terzo spirito al secondo, 132
«ricorditi di me, che son la Pia;
Siena mi fé, disfecemi Maremma:
salsi colui che 'nnanellata pria 135
disposando m'avea con la sua gemma».