Nelle strade illuminate dal vento歌词由Mirandel演唱,出自专辑《Odisseo》,下面是《Nelle strade illuminate dal vento》完整版歌词!
Nelle strade illuminate dal vento歌词完整版
NELLE STRADE ILLUMINATE DAL VENTO
(M. Miranda)
Odore salmastro di pioggia in arrivo
vento caldo che viene dal Sud
il treno che corre sul terzo binario
gabbiano che vola sul mare più giù
In questo strano refrain di febbraio
lontano da quella che è casa mia
io ricerco il canto che avevo perduto
sul Mediterraneo di qualche anno fa.
Amore, non basta un canto giulivo,
chimera imperterrita che passerà
sul mare che porta verso il confine
degli anni e del tempo, che passerà.
A Capitello c'è una passerella
che termina lì, proprio in mezzo al mare,
un parroco si scalda a un sole bianco
guardando verso terre più lontane.
Un lui ed una lei che insieme vanno
e sembrano nel vento esser leggeri,
in una pausa dal lavoro stanco,
si godono il frastuono delle onde.
Un architetto esausto lui, lei no,
che si accontenta di far l'insegnante
in questo maledetto bel paese
che di bellezza non ne forgia più.
Il parroco si spara un selfie al volo
sul Golfo che si espande giù in Calabria,
costeggia poi il passeggio, e guarda in alto
il sole, sembra quasi primavera.
Le nuvole procedono tranquille
sul lungomare, a Sapri, nel mattino,
che sembra quasi di un impressionista,
un'alba dentro un quadro di Monet.
Abu e Haziz son fermi alla stazione:
dalla Sicilia sono giunti in treno,
chissà quale sarà la loro terra?
Non questa, da cui ora son respinti.
Se sono antifascista? Sì lo sono,
se per voi antifascista è esser uomo,
includere il diverso, a noi poi uguale,
con annessi e connessi, nel midollo.
Un cane ora mi annusa sulla spiaggia,
mentre nell'impressione io dipingo
coi miei colori ad olio, nella mente,
le storie eterne del mio eterno Sud.
Fammi immaginare nuove frontiere del Mediterraneo, domani.