Lamento Di Zaida Turca歌词由La Palatine演唱,出自专辑《Il n’y a pas d’amour heureux》,下面是《Lamento Di Zaida Turca》完整版歌词!
Lamento Di Zaida Turca歌词完整版
Sparsa il crine, lagrimosa
dell'Egeo sull'ampie sponde
Zaida bella e dolorosa
infelice grida all'aure e piange
all'onde.
Così dice: Dove n'andate
quasi a volo pel mar, tumide vele
del pirata crudele
che serve al re Toscano?
Ah barbaro cristiano
volgi le prore in qua
rendimi Mustafa!
Rendil, superbo et empio,
che non lice involar le spoglie a un Dio:
egli non è già mio
servo è d'Amore.
Amor che tutto regge
e nella legge sua crede ogni legge!
Predator insolente che con croci
di fuoco ardi ogni lido
senti, deh, senti il grido
e ti mova il dolore
d'una mora che more
in man d'Amore.
Così gonfi tue vele aura felice
et obedisca il mare
e s'increspi giocondo alle tue voglie.
Così per te si spoglie
Bisanzio invitta, e del Turchesco Impero
prostrato ogni guerriero
alla tua spada ceda
e tu gìa carco di piropi e d'oro
e d'ogni ricca preda
facci all'Etrusco mar lieto ritorno.
Volgi le prore in qua
che drizzasti a Livorno.
Rendimi Mustafa!
Ma tu, lassa, non curi
mie lagrimose strida:
Ahi, nemico del Cielo, non mai fortuna
arrida
all'ingiuste tue voglie
e tue cristiane spoglie
preda sian di color che tu predasti.
L'acqua in cui tanto osasti
contrastata dai venti
perfido a te contrasti
e qual ti mostri a me, sordo ai tuoi
prieghi,
barbaro, il mar t'annieghi!
Ah Ciel che dissi?
Ah Dio! Cada sopra di me l'augurio
indegno,
poiche va l'alma mia dentro quel
legno.
Ah che sia maledetto,
poiché del mio dolor si poco cura,
l'Arabo Maccometto
e il suo seguace Alì.
La Mecca il suol la copra
e cada sottosopra
Medina Talnabi!
Sia maledetto il dì che Zaida nacque,
poi che prigion per l'acque
cinto di ferro va
suo caro Mustafa!