Luci, voi che mirate (Doriclea/Lindoro, Fidalbo)歌词由Alessandro Stradella Consort&Estévan Velardi&Rosita Frisani&Gianluca Belfiori Doro演唱,出自专辑《Alessandro stradella: la doriclea - atto III》,下面是《Luci, voi che mirate (Doriclea/Lindoro, Fidalbo)》完整版歌词!
Luci, voi che mirate (Doriclea/Lindoro, Fidalbo)歌词完整版
Luci, voi che mirate
la cagion del mio duolo,
deh, perché non sgorgate
d’ amarissime stille immenso un mare?
Perché non palesate
l’alta sventura, di Doriclea, oh Dio?
Ardo! Gelo! Sospiro! Anelo e gemo!
Vorrei parlare e di parlare io temo.
Olà, denuda il ferro, o ch’io t’ uccido.
Tenta uccidermi invano il tuo furore,
se mi trafisse mille volte il core!
Tu mi tradisti…
t’ adorai, tu menti!
Con la spada lo provo!
Et io col core!
Vidi i tuoi tradimenti...
et io l’ errore
Io questo acuto ferro
t’ immergerò nel sen.
Te stesso offendi.
Intrepido e costante
un mio rivale uccido...
anzi l’ amante!
Prendi questo nel core, anima rea. 1400
Ferma Fidalbo omai! Son Doriclea!
Ma no! Vieni spietato!
Ferisci questo seno, e per dar fine
al duol che mi tormenta,
purché tu sappi almeno
che uccidi Doriclea, moro contenta.